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In Evidenzia - Curiosità - La Società di Mutuo Soccorso Alpini in Congedo | |||||||||||
La Società di Muotuo Soccorso Alpini in Congedo
CENNI STORICI Presidenza Onoraria assunta dal Ministro della Guerra del Regno, Generale Cesare Ricotti. 1892 - Costituzione della Società nella Galleria Nazionale di Torino. Nel periodo 1943/1945 sono andate distrutte numerose testimonianze storiche. Grazie ad alcuni Alpini, a rischio della propria vita, si è salvata la Centenaria Bandiera che con una cerimonia solenne è stata consegnata per la conservazione perenne al Museo della Brigata Alpina Taurinense con l’allora Comandante Generale Silvio Toth unitamente ad alcune altre testimonianze. All’Ass. Naz. ALPINI - Direzione Nazionale – al Presidente in carica dr. Leonardo Caprioli, abbiamo consegnato un vecchio libro contabile dagli anni 1938 al 1996, vecchie schede assistenza ed altre testimonianze minori. 1928 - Medaglia d’Argento alla Bandiera della Società alla Esposizione di Torino nella Celebrazione nazionale dell’Unità d’Italia.
PRESIDENTI ONORARI DALLA FONDAZIONE
La SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO ALPINI in congedo, nel celebrare il suo Centenario nel 1991, siè impegnata a tramandare vivo ai posteri il ricordo di tante altre Società di Mutuo Soccorso tra Militari
in congedo non più attive, sentendosi in dovere di rappresentarLe, quale ultima Società ancora esistente, per non far perdere il ricordo di tanti italiani che, nel lontano 4 marzo 1848, con la firma dello Statuto
Albertino, videro la possibilità di costituirsi in mutue società adunandosi pacificamente senza armi, come Il motto della SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO ALPINI in congedo è oggi come per il futuro: Attraverso il cammino della storia si è realizzata l’evoluzione sociale ma, purtroppo proprio per ignoranza storica, oggi non tutti mostrano di tenere abbastanza in considerazione lo spirito di solidarietà di quanti hanno lottato per determinare le attuali conquiste sociali. Dalla fondazione di tante Società di Mutuo Soccorso fra Militari in congedo, varie guerre si sono succedute, molti uomini sono passati e purtroppo molte testimonianze sono andate distrutte, sia per cause belliche sia per atti vandalici... Da un’attenta analisi storica si può affermare che le Società di Mutuo Soccorso fra Militari, numerose nell’Ottocento, sono via via state decimate, non dalla nascita del movimento sindacale e neppure dalla costituzione, da parte dello Stato, della Cassa di Previdenza Nazionale, ma purtroppo, a causa della 1° Guerra Mondiale poiché, il grande numero di Soci richiamati alle armi, sottrasse per troppi anni alla Cassa delle società risorse essenziali. Le Società che non si estinsero alla fine della Prima Guerra Mondiale, furono trasformate, nel 1930, dal governo fascista in dopolavori. Ma il più duro colpo lo ricevettero nel periodo tra il 1943- 1945 durante il quale venivano cercate testimonianze e Bandiere delle Società di Mutuo Soccorso per distruggerle. A rischio della propria vita, alcuni Alpini salvarono la Bandiera della SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO ALPINI in congedo che ora è esposta nel Museo della Brigata Alpina Taurinense. Essa fu consegnata, per la conservazione perenne, in occasione del Centenario dell’istituzione della SOCIETÀ, al Comandante della Brigata pro tempore, Generale Silvio Thot. Le Società di Mutuo Soccorso, dal lontano 1848, si costituirono a preciso scopo di solidarietà ed in particolare quelle di ex militari. Non si badava all’attività lavorativa dei Soci, ma esclusivamente alla loro trascorsa militanza nell’Esercito Regio, per cui potenzialmente, l’ammissione era consentita a chiunque avesse svolto il servizio militare. Dovere di ogni Socio, negli statuti dell’epoca, era l’osservanza del regolamento, il versamento delle contribuzioni periodiche in cambio dei sussidi e dell’assistenza medica; ed inoltre si richiedeva al socio ex militare una condotta di vita morale ed irreprensibile, come pure che partecipasse attivamente alla vita sociale. Compito delle Società di Mutuo Soccorso fra Militari era fornire sussidi in denaro ed assistenza medica agli associati che, in seguito a malattia, infortunio, cronicismo o vecchiaia, non fossero in condizione di lavorare o di mantenere se stessi e la loro famiglia, La SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO ALPINI in congedo, a quanto ci risulta ultima Società di Mutuo Soccorso fra Militari esistente, ha adempiuto nel passato, come continua nel presente, ai suoi scopi statutari alimentando lo spirito di fraternità e di mutua assistenza, sia in guerra come in pace, legando fra loro Alpini di ogni grado e specialità, unitamente a famiglie e cittadini, cercando, sempre, di promuovere il benessere morale e sociale di ognuno. Ma, nella sua lunga vita sociale, la SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO ALPINI in congedo non è stata solo antesignana nell’assistenza, ma è stata ed è ancora scuola di educazione, poiché i suoi Soci, ieri come oggi, furono e sono tutt’ora ossequienti, sia agli scopi mutualistici, sia al principio del dovere, al ricordo di quanti sono caduti per la Patria e la Libertà, al rispetto di ogni uomo e al mantenimento di quelle tradizioni militari che hanno forgiato nel passato esempi per le generazioni che si sono susseguite. Non sempre le sorti della SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO ALPINI in congedo furono liete, ma grazie alla tenacia ed al sacrificio dei soci che vi si sono avvicendati, sono state superate, come da bravi scalatori, le avversità. Al termine del 2° conflitto mondiale e nell’anno della Liberazione, araba fenice, è risorta la SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO ALPINI in congedo, riprendendo faticosamente il suo cammino con un maggiore impegno nel mantenere vivo il ricordo delle tante Società di Mutuo Soccorso fra Militari in congedo di ogni Arma ed epoca, dal 1848 ad oggi patrimonio storico della nostra Italia.
Pubblicato sul periodico "Il Nastro Azzurro" n. 3 2008 |
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