Vincenzo
Martellotta
Nasce a Taranto il 1 gennaio 1913 è dopo aver
conseguito la maturità classica presso il Liceo Morea di
Conversano (BA) si iscrive al 1° anno nella Facoltà di
Ingegneria dell'Università di Napoli, attratto dal mare, inoltra
domanda all'Accademia Navale di Livorno e nell'ottobre 1931 fu
ammesso allievo nel Corpo delle Armi Navali.
Nel 1934 viene destinato all'Istituto
Superiore di Guerra a Torino e, presso il Politecnico di questa
città, conseguì la laurea in Ingegneria Industriale.
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Vincenzo Martellotta |
Promosso Sottotenente A.N. nel 1935 e Tenente
A.N. nel 1936, nell'ottobre 1937 e dopo aver terminato il Corso
integrativo presso l'Accademia Navale, viene destinato a Massaua
quale ufficiale dirigente delle Officine Siluri e Artiglieria e
dell'Autoreparto.
Rimpatriato nel 1939, svolse incarichi prima
presso la Direzione Armi Subacquee alla Spezia e poi presso il
Reparto Siluri, Lanciasiluri, Torpedini e Collaudo Sommergibili
a Taranto.
Nell'ottobre 1940 passa alla Xma Flottiglia MAS ed al termine
del duro corso addestrativo partecipa all'azione su Malta il 26
luglio 1941 e a quella su Alessandria d'Egitto sulla notte dal
18 al 19 dicembre 1941, che culminò con l'affondamento di due
corazzate e di una petroliera inglese.
Coadiuvato dal 2° operatore Capo palombaro di
3a classe Mario Marino, attaccò la petroliera Sagona
affondandola e danneggiando il cacciatorpediniere britannico
Jervis.
Tratto prigioniero dopo la vittoriosa azione, rimpatriò nel
febbraio 1944 e partecipo alla guerra di liberazione nei "Mariassalto".
Terminato il conflitto partecipò
volontariamente allo sminamento ed alla bonifica dei porti di
Genova, San Remo, Oneglia e Porto Maurizio, e, assieme al
fratello Diego, maggiore dei Bersaglieri ed esperto in chimica
di guerra, alla bonifica dei porti di Brindisi, Bari, Barletta,
Molfetta e Manfredonia.
Nel 1947, con gli uomini del Nucleo di cui
era al comando, domò un incendio sviluppatosi in un deposito di
esplosivi a Bari e neutralizzo un potente aggressivo chimico
fuoriuscito da un ordigno, scongiurando cosi gravissimi danni
alla cittadinanza.
Per questa azione, nella quale riporto ustioni da iprite tali da
rendere necessario il suo ricovero in ospedale, venne decorato
di Medaglia d'Argento al Valor Civile.
Promosso tenente colonnello A.N. nel gennaio
1953, nel 1960, venne collocato in ausiliaria nel grado di
colonnello A.N.
Muore a Castelfranco Emilia (MO) il 27 agosto
1973. |